Va in archivio la 45.a edizione della Barcolana di Trieste, con le sue storie, le sue 1562 barche nel Golfo di Trieste e il pubblico e la festa a terra.
Il giorno dopo la Barcolana è dedicato alla sistemazione delle classifiche: domenica in tarda serata due degli storici protagonisti della regata, Mauro Pelaschier e Lorenzo Bressani, sono stati riammessi in classifica dopo aver provato di non essere partiti prima del via. Pelaschier, al timone di Ancilla Domini Dimore di Muggia, una volta riapparso in classifica diventa subito protagonista, vincendo in assoluto la classifica degli scafi Crociera, e aggiudicandosi così il Trofeo Miramare. Soddisfatto, il timoniere Mauro Pelaschier, ha commentato con il sorriso, in pieno clima barcolano: "Vincere in categoria crociera non mi era capitato in tanti anni di regate - scherza il velista monfalconese - Ancilla Domini era una barca da regata molto performante e pensata per gli oceani: e' stata trasformata in imbarcazione da crociera con interni comodi ed ergonomici, ma in regata è riuscita a tenere dietro diversi scafi super leggeri. Una serie di strambate nella fase finale sono state decisive per il risultato perché ci hanno permesso di rimanere nel vento".
Il team di Ancilla Domini, coordinato da Furio Benussi, assieme a quello di Lorenzo Bressani (era al timone di Our Dream) hanno chiesto e ottenuto, dopo aver portato testimonianze di fronte alla Giuria Internazionale, la possibilità di essere riammessi in classifica rispettivamente al nono posto (Ancilla Domini) e al decimo (Our Dream).
Intanto il presidente Vincenzo Spina è intervenuto oggi anche a commento delle immagini, divulgate dalla stampa, della manifestazione di Greenpeace nei confronti dello sponsor di Esimit Europa 2: "Sono amareggiato per quanto accaduto ieri in mare alla conclusione della regata - ha dichiarato il presidente della Società Velica di Barcola e Grignano, Vincenzo Spina - la Barcolana è e deve restare una grande festa della vela. Qualsiasi comportamento teso a mettere a repentaglio la sicurezza e l'immagine della regata è per noi inaccettabile. Tutto ciò non ha nulla a che fare con lo spirito sportivo della vela e del nostro evento. Il primo elemento, dal punto di vista della Società Velica di Barcola e Grignano, è quello di tutelare la regata".
Nato il 26 dicembre, Giancarlo Pedote festeggerà anche il suo compleanno in una cellula di vita interna che è grande poco più di 2 metri quadrati, senza riscaldamento, senza bagno e con solo un fornellino da campeggio per cucinare. Ma comunque AUGURI!!!
La Classe Italiana Open Skiff, in collaborazione con Tahe Ourdoors, presenta per il 2025 il progetto per l’apertura di 5 nuovi Centri Open Skiff
Per Christian Dumard, da Dalin a Mettreaux sono con tutti nello stesso sistema depressionario. Charlie Dalin:"Sempre stato in modalità regata e mai passato in modalità sopravvivenza" - Foto scattata a bordo da Paul Meilhat (Biotherm)
Ai ritmi attuali, sembra certo che il leader (chiunque sarà) batterà il record di Armel Le Cléac'h del 2016 per il passaggio di Capo Horn, fissato a 47 giorni e 34'. La foto "innevata" è stata scattata da Boris Herrmann a bordo di Malizia-Seaexplorer
I leader, Charlie Dalin (MACIF Santé Prévoyance), Yoann Richomme (PAPREC ARKÉA) e Sébastien Simon (Groupe Dubreuil), dovrebbero superare Capo Horn lunedì. Nella foro il mitico Michel Desjoyeaux (le professeur) vincitore di due edizioni (2000/01 e 2008/09)
Solo 9 i minuti di distacco tra Yoann Richomme e Charlie Dalin. Mai un distacco così esiguo in tutta la storia del Vendée. Passaggio tranquillo e prime scelte per la risalita dell'Atlantico
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