martedí, 26 novembre 2024

VELE D'EPOCA

Avel regina delle Voiles de Saint-Tropez

avel regina delle voiles de saint tropez
redazione

Per il secondo anno di fila l’elegante cutter ad armo aurico Avel ha vinto il Rolex Trophy a Les Voiles de Saint-Tropez. Appartenente alle sorelle Alessandra e Allegra Gucci, lo yacht progettato da Charles Nicholson ha battuto una serie di forti avversari nella sua classe e si è difeso egregiamente dall’accanito attacco dello yawl Marconi Skylark di Tara Getty, difendendo così il titolo che aveva conquistato lo scorso anno. Per aver regatato così bene, per il suo spirito marinaresco, la sua dedizione e passione, l'equipaggio entusiasta di Avel oggi si è meritato tutti gli applausi dei suoi compagni durante la cerimonia di premiazione tenutasi nella storica Citadelle di Saint-Tropez che domina il Vieux Port.

E’ stata una splendida settimana di competizione per i 114 yacht della divisione Tradition, condotta nello spirito unico che contraddistingue Les Voiles. Spirito che è stato riconosciuto e riaffermato nei discorsi di Andre Beaufils, Presidente della Société Nautique de Saint Tropez (SNST), dal sindaco della città Jean-Pierre Tuveri, e da Philippe Schaeffer, direttore generale di Rolex Francia, che ha consegnato il trofeo e un orologio Rolex alle sorelle Gucci. Il vento ha collaborato in ognuno dei quattro giorni di regata, arrivando giusto al momento della partenza per le classi Tradition. Il Comitato di Regata, sotto la serena guida di Georges Korhel, ha potuto far disputare alla flotta Tradition, inclusi i cui i 55 yacht eleggibili per il Rolex Trophy, una serie di piacevoli percorsi costieri di lunghezza compresa tra 14 e 17 miglia nautiche.

Per Alessandra e Allegra Gucci, il secondo trionfo al Rolex Trophy è una gradita sorpresa e un giusto tributo al loro equipaggio e ai suoi sforzi: "E’ un piacere e semplicemente fantastico tornare a vincere. Siamo molto felici. La regata dello scorso anno era stata più difficile ma quest'anno abbiamo avuto un bel vento e un clima perfetto. Avel è stata molto veloce e l'equipaggio ha fatto un lavoro eccellente." Per le sorelle Gucci ogni elemento della loro vittoria è importante; dalle prestazioni di Avel, allo spirito del suo equipaggio affiatato. L'attenzione a ogni minimo dettaglio è evidente dalle immacolate divise bianche indossate dell’equipaggio: "Ci piace il look tradizionale. Il bianco si sporca un po' quando navighiamo, ma è importante avere il look giusto quando regati su una barca come Avel."

Il rispetto e la tutela delle tradizioni del passato è un tema comune fra gli armatori e gli equipaggi a Les Voiles, come spiegano le sorelle Gucci: "Dobbiamo sempre essere attenti alla tradizione prendendoci cura delle barche. La cosa più importante, però, è lo spirito, il fatto di vedere tutte queste meravigliose barche insieme, regatare al massimo, ma anche divertirsi. E' una bella sensazione soprattutto alla premiazione, quando ci sono applausi per tutti."

Questa filosofia è parte integrante del successo di Avel, il cui skipper, Chris Austin, è fermamente convinto che la barca dia il meglio quando le armatrici sono a bordo: "Allegra è un elemento essenziale e molto atletico nel team a prua, e anche Alessandra svolge un ruolo importante nella regolazione della scotta randa." Forse Avel vuole ringraziare con queste brillanti performance le sue proprietarie, che mostrano un orgoglio rassicurante e naturale.

Les Voiles è ampiamente considerato come uno degli eventi più straordinari nel mondo della vela. Lo scenario e la flotta di 300 barche, che combina elementi moderni e vintage, creano un'atmosfera unica gelosamente custodita dalla SNST. Non è un evento facile da vincere, come spiega Austin: "Vengo qui da 17 anni ed è una regata molto difficile e combattuta. Cerchiamo costantemente di ottimizzare il modo in cui regatiamo, imparando e cercando di limitare gli errori. Quest'anno ci siamo trovati in un gruppo agguerrito, regatando contro alcune barche molto forti: Bonafide, ad esempio, fu costruita per le Olimpiadi di Parigi del 1908."

A conferma dell’alto livello dell’evento, all’alba dell'ultimo giorno di regata c'erano ancora quattro barche a pari punti a contendersi il Rolex Trophy, che viene assegnato allo yacht meglio classificato nella divisione Tradition lungo più di 16 metri in coperta. The Lady Anne, Avel, Skylark e Marigold erano tutte a pari merito con cinque punti a testa. The Lady Anne sembrava detenere un leggero vantaggio avendo collezionato più primi tra i suoi risultati; una terza vittoria di classe le avrebbe assicurato il Rolex Trophy. Per gli altri contendenti era solo una questione di fare del loro meglio e stare a vedere che cosa sarebbe accaduto ai loro avversari.

Marigold e The Lady Anne sono rimaste escluse piazzandosi terze nelle loro rispettive regate, altro segno di quanto l’evento sia stato combattuto. Non è certo stato un disonore, essendosi comunque piazzate in cima alle loro classi. Per The Lady Anne, che quest'anno celebra il suo centenario, la vittoria di classe è stata molto speciale. Progettata da William Fife e costruita per George Coats di Glasgow nel 1912, è una delle ultime quattro barche costruite secondo l’International 15-Metre Rule. Insieme, Tuiga, Hispania e Mariska e The Lady Anne hanno offerto un perfetto esempio dell'importanza della tradizione nell’ambito dei classici.

Andy Longarela, skipper di Hispania, ha ammesso: "E’ la barca più bella su cui ho mai navigato. Offre sensazioni molto profonde, completamente diverse rispetto a una barca moderna. E' importante che [l'equipaggio] comprenda la barca e le sue tradizioni. Devi imparare a conoscere come si comporta e apprezzare la sua età. È necessario rispettarla."

Essendo il più antico yacht della flotta in lizza per il Rolex Trophy, l'equipaggio e il proprietario di Marigold Glenn Allan possono essere fieri di aver contribuito a questa appassionante sfida. Marigold fu costruita nel 1892 su progetto di Charles E. Nicholson. Cutter ad armo aurico, come molti degli yacht presenti a Les Voiles, Marigold è stata sottoposta a un dettagliato restauro. Sottocoperta mantiene un genuino stile vittoriano che riflette il fedele e appassionato entusiasmo del suo armatore. "E’ molto importante che la barca rimanga il più vicino possibile al suo stato originale. Questo è il significato del restauro," ha sottolineato Allan.

In linea con il suo pedigree da regata, Skylark ha duellato duramente con Avel, vincendo anche l’ultima prova del gruppo con un punteggio identico. Progettato da Sparkman & Stephens nel 1937, Skylark è un ottimo esempio dell’occhio impeccabile di Olin Stephens, e stabilì un invidiabile record da regata che durò fino ai primi anni cinquanta. Les Voiles dello scorso anno ha segnato il debutto di Skylark nelle acque del Mediterraneo dopo una completa ristrutturazione. Quest'anno è stata una forza da non sottovalutare. Quando i risultati delle prove di ogni giorno sono stati confrontati dalla SNST, Skylark alla fine è stata battuta da Avel per un margine minimo.

L'equipaggio di Avel, entusiasta della sua vittoria, è rispettoso dei suoi rivali. "E' stato molto difficile vincere nel nostro gruppo e conquistare il Rolex Trophy,” ha ammesso Austin, che come le sorelle Gucci attribuisce il successo al lavoro esemplare dell’equipaggio. "E' stato molto difficile tenere Avel in aria pulita, data l’enorme diversità della flotta. Siamo fortunati ad avere un nucleo solido nell’equipaggio, che in regata è composto di 13-15 persone. La nostra barca è autentica e non ha verricelli, per cui quando il vento aumenta, la navigazione diventa piuttosto emozionante e hai bisogno di un buon equipaggio."

Vento e mare quasi perfetto hanno fatto la loro parte: "Le condizioni più calme di quest'anno sono state favorevoli ad Avel. Avendo una prua a clipper, tendiamo a beccheggiare con mare agitato. Anche il vento è stato perfetto, con un paio di bei forza 3."

Avel, che in bretone significa vento, fu commissionata dal francese René Calame su progetto di Nicholson e costruita nel 1896. Questa magnifica barca, con linee decise ed eleganti, sembrava destinata a finire i suoi giorni in un banco di fango, ma fortunatamente fu acquistata all’inizio degli anni novanta dai suoi attuali proprietari e sottoposta a un restauro durato quattro anni. Come tanti altri coinvolti con le regate di yacht classici, Austin si sente molto privilegiato di essere associato a una barca come Avel: "E' molto speciale. Sono con questa barca sin da quando la famiglia Gucci l'ha acquistata. Mi piace il collegamento con il passato."

E’ difficile scegliere tra le barche che partecipano al Rolex Trophy. Tutte possiedono equilibrio ed eleganza; ognuna ha un particolare attributo che il proprio armatore ed equipaggio ritengono unico - la bellezza è negli occhi di chi guarda; ciascuna, infine, è un tributo importante alla tradizione e al passato. Queste barche regatano nonostante la loro età e il loro valore, e grazie alla passione e dedizione dei loro armatori ed equipaggi, una categoria molto speciale di velisti.

Les Voiles de Saint-Tropez segna la chiusura stagione della stagione di regata mediterranea in un modo gioioso e felice, perfettamente riassunto dalle sorelle Gucci: "Les Voiles è uno degli eventi migliori. Siamo sempre un po' tristi perché è la fine della stagione, ma è un posto molto bello per concludere e non vediamo l’ora di tornare il prossimo anno."


07/10/2012 22:44:00 © riproduzione riservata






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